Capitolo 5.1.2
Il conflitto innerente al processo integrativo
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Opinione pubblica e gruppi di riflessione evangelica

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Adulti - Giovani
Il problema generazionale, inteso come spaccatura, apparentemente insanabile fra adulti e giovani, esiste da sempre. Esso è presente in ogni società ed è dovuto a un complesso di
fattori aventi origine diversa e anche diverso modo di influire nel fenomeno. Anzitutto ci sono fattori di carattere storico, alcuni inerenti alla storia generale e quindi comuni a tutte le società; altri inerenti alla storia del paese.
Ci sono poi fattori di carattere eticoculturale, socio-politico e socio-economico che determinano un modo diverso di concepire la vita e di organizzare la società.
Ci sono, da ultimo, fattori di carattere religiosa che, a loro volta, determinano concezioni e modi diversi di incarnare la fede. Alcune critiche aperte che i giovani azzardarono di fare agli adulti su certi atteggiamenti di tipo dispotico e dominativo, su una certa mentalità retriva e separatista (erto - cassanesi - forestieri - uomo - donna) e su certi ruoli, tradizionalmente chiusi, provocarono una forte reazione e resero più difficili i rapporti tra le parti. I manifesti murali (tipo tatzebau) che raccoglievano queste critiche furono oggetto di accesi dibattiti nelle famiglie, nelle associazioni, nei partiti politici, nei bar e furono anche motivo di discussione e, a volte, di contrasto allinterno delle famiglie e tra famiglie. Col passare del tempo i toni violenti della polemica si smorzarono e gli adulti stessi vennero ad assumere un atteggiamento di maggiore stima nei confronti dei giovani, riconoscendo che su molte cose essi avevano ragione. Questo è stato un primo passo verso quel dialogo e quellintesa alla quale tutti, più o meno consapevolmente, aspiriamo. Del resto non si può dimenticare che la non comparabilità delle particolari esperienze dei soggetti, spesso rende quasi impossibile la comprensione reciproca. Quando i giovani e gli anziani cominciano a comprendere che tra generazioni esiste una frattura che è profonda, nuova, senza precedenti e di dimensioni mondiali, allora e solo allora diventa passibile ristabilire la comunicazione (29) e la tensione fra generazioni diventa fonte di un dinamismo che arricchisce, di una dialettica di complementarietà, di riscoperta dei valori e di accettazione reciproca delle differenze.
Lesigenza di coerenza e linearità dei giovani, la loro sete di giustizia, uguaglianza e fraternità, anche se non sempre sostenute da un effettivo, costante, personale impegno, fanno da stimolo al superamento di posizioni già raggiunte per ricercare quel più che diviene sorgente di gioia e punto di partenza per nuove conquiste che interessano la vita individuale e collettiva.

Ci sono poi fattori di carattere eticoculturale, socio-politico e socio-economico che determinano un modo diverso di concepire la vita e di organizzare la società.
Ci sono, da ultimo, fattori di carattere religiosa che, a loro volta, determinano concezioni e modi diversi di incarnare la fede. Alcune critiche aperte che i giovani azzardarono di fare agli adulti su certi atteggiamenti di tipo dispotico e dominativo, su una certa mentalità retriva e separatista (erto - cassanesi - forestieri - uomo - donna) e su certi ruoli, tradizionalmente chiusi, provocarono una forte reazione e resero più difficili i rapporti tra le parti. I manifesti murali (tipo tatzebau) che raccoglievano queste critiche furono oggetto di accesi dibattiti nelle famiglie, nelle associazioni, nei partiti politici, nei bar e furono anche motivo di discussione e, a volte, di contrasto allinterno delle famiglie e tra famiglie. Col passare del tempo i toni violenti della polemica si smorzarono e gli adulti stessi vennero ad assumere un atteggiamento di maggiore stima nei confronti dei giovani, riconoscendo che su molte cose essi avevano ragione. Questo è stato un primo passo verso quel dialogo e quellintesa alla quale tutti, più o meno consapevolmente, aspiriamo. Del resto non si può dimenticare che la non comparabilità delle particolari esperienze dei soggetti, spesso rende quasi impossibile la comprensione reciproca. Quando i giovani e gli anziani cominciano a comprendere che tra generazioni esiste una frattura che è profonda, nuova, senza precedenti e di dimensioni mondiali, allora e solo allora diventa passibile ristabilire la comunicazione (29) e la tensione fra generazioni diventa fonte di un dinamismo che arricchisce, di una dialettica di complementarietà, di riscoperta dei valori e di accettazione reciproca delle differenze.
Lesigenza di coerenza e linearità dei giovani, la loro sete di giustizia, uguaglianza e fraternità, anche se non sempre sostenute da un effettivo, costante, personale impegno, fanno da stimolo al superamento di posizioni già raggiunte per ricercare quel più che diviene sorgente di gioia e punto di partenza per nuove conquiste che interessano la vita individuale e collettiva.
Indice capitolo 5.1.2
1. Dalla coesione sociale alla coscienza collettiva
2. Espressioni religiose collettive
3. I Gruppi di Riflessione Evangelica: fattore di coscientizzazione
4. L'organizzazione Parrocchiale
5. Giovani: fattore di cosientizzazione
6. Identificazione dell'insieme nei valori della fede e socio-religiosi