Salmi
- Capitolo 51
Miserere
[1]Al
maestro del coro. Salmo. Di Davide.
[2]Quando venne da lui il profeta Natan dopo che aveva peccato con
Betsabea.
[3]Pietà
di me, o Dio, secondo la tua misericordia;
nella tua grande bontà cancella il mio peccato.
[4]Lavami da tutte le mie colpe,
mondami dal mio peccato.
[5]Riconosco
la mia colpa,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
[6]Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l'ho fatto;
perciò sei giusto quando parli,
retto nel tuo giudizio.
[7]Ecco,
nella colpa sono stato generato,
nel peccato mi ha concepito mia madre.
[8]Ma tu vuoi la sincerità del cuore
e nell'intimo m'insegni la sapienza.
[9]Purificami
con issopo e sarò mondo;
lavami e sarò più bianco della neve.
[10]Fammi sentire gioia e letizia,
esulteranno le ossa che hai spezzato.
[11]Distogli
lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
[12]Crea
in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
[13]Non respingermi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.
[14]Rendimi la gioia di essere salvato,
sostieni in me un animo generoso.
[15]Insegnerò
agli erranti le tue vie
e i peccatori a te ritorneranno.
[16]Liberami dal sangue, Dio, Dio mia salvezza,
la mia lingua esalterà la tua giustizia.
[17]Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode;
[18]poiché non gradisci il sacrificio
e, se offro olocausti, non li accetti.
[19]Uno spirito contrito è sacrificio a Dio,
un cuore affranto e umiliato, Dio, tu non disprezzi.
[20]Nel
tuo amore fa grazia a Sion,
rialza le mura di Gerusalemme.
[21]Allora gradirai i sacrifici prescritti,
l'olocausto e l'intera oblazione,
allora immoleranno vittime sopra il tuo altare.
Salmi
- Capitolo 52
Condanna
del cinico
[1]Al
maestro del coro. Maskil. Di Davide.
[2]Dopo che l'idumeo Doeg venne da Saul per informarlo e dirgli: «Davide
è entrato in casa di Abimelech».
[3]Perché
ti vanti del male
o prepotente nella tua iniquità?
[4]Ordisci
insidie ogni giorno;
la tua lingua è come lama affilata,
artefice di inganni.
[5]Tu preferisci il male al bene,
la menzogna al parlare sincero.
[6]Ami ogni parola di rovina,
o lingua di impostura.
[7]Perciò
Dio ti demolirà per sempre,
ti spezzerà e ti strapperà dalla tenda
e ti sradicherà dalla terra dei viventi.
[8]Vedendo, i giusti saran presi da timore
e di lui rideranno:
[9]«Ecco l'uomo che non ha posto in Dio la sua difesa,
ma confidava nella sua grande ricchezza
e si faceva forte dei suoi crimini».
[10]Io
invece come olivo verdeggiante
nella casa di Dio.
Mi abbandono alla fedeltà di Dio
ora e per sempre.
[11]Voglio renderti grazie in eterno
per quanto hai operato;
spero nel tuo nome, perché è buono,
davanti ai tuoi fedeli.
Salmi
- Capitolo 53
L'uomo
senza Dio
[1]Al
maestro del coro. Su «Macalat». Maskil.
Di Davide.
[2]Lo
stolto pensa:
«Dio non esiste».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli,
nessuno fa il bene.
[3]Dio dal cielo si china sui figli dell'uomo
per vedere se c'è un uomo saggio che cerca Dio.
[4]Tutti hanno traviato,
tutti sono corrotti;
nessuno fa il bene;
neppure uno.
[5]Non comprendono forse i malfattori
che divorano il mio popolo come il pane
e non invocano Dio?
[6]Hanno
tremato di spavento,
là dove non c'era da temere.
Dio ha disperso le ossa degli aggressori,
sono confusi perché Dio li ha respinti.
[7]Chi manderà da Sion la salvezza di Israele?
Quando Dio farà tornare i deportati del suo popolo,
esulterà Giacobbe, gioirà Israele.
Salmi
- Capitolo 54
Invocazione
al Dio che rende giustizia
[1]Al
maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil.
Di Davide.
[2]Dopo che gli Zifei vennero da Saul a dirgli: «Ecco, Davide se ne
sta nascosto presso di noi».
[3]Dio,
per il tuo nome, salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
[4]Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l'orecchio alle parole della mia bocca;
[5]poiché sono insorti contro di me gli arroganti
e i prepotenti insidiano la mia vita,
davanti a sé non pongono Dio.
[6]Ecco, Dio è il mio aiuto,
il Signore mi sostiene.
[7]Fà
ricadere il male sui miei nemici,
nella tua fedeltà disperdili.
[8]Di tutto cuore ti offrirò un sacrificio,
Signore, loderò il tuo nome perché è buono;
[9]da ogni angoscia mi hai liberato
e il mio occhio ha sfidato i miei nemici.
Salmi
- Capitolo 55
Preghiera
del calunniato
[1]Al
maestro del coro. Per strumenti a corda. Maskil.
Di Davide.
[2]Porgi
l'orecchio, Dio, alla mia preghiera,
non respingere la mia supplica;
[3]dammi ascolto e rispondimi,
mi agito nel mio lamento e sono sconvolto
[4]al grido del nemico, al clamore dell'empio.
Contro
di me riversano sventura,
mi perseguitano con furore.
[5]Dentro
di me freme il mio cuore,
piombano su di me terrori di morte.
[6]Timore e spavento mi invadono
e lo sgomento mi opprime.
[7]Dico:
«Chi mi darà ali come di colomba,
per volare e trovare riposo?
[8]Ecco, errando, fuggirei lontano,
abiterei nel deserto.
[9]Riposerei in un luogo di riparo
dalla furia del vento e dell'uragano».
[10]Disperdili,
Signore,
confondi le loro lingue:
ho visto nella città violenza e contese.
[11]Giorno e notte si aggirano
sulle sue mura,
[12]all'interno iniquità, travaglio e insidie
e non cessano nelle sue piazze
sopruso e inganno.
[13]Se mi avesse insultato un nemico,
l'avrei sopportato;
se fosse insorto contro di me un avversario,
da lui mi sarei nascosto.
[14]Ma sei tu, mio compagno,
mio amico e confidente;
[15]ci legava una dolce amicizia,
verso la casa di Dio camminavamo in festa.
[16]Piombi
su di loro la morte,
scendano vivi negli inferi;
perché il male è nelle loro case,
e nel loro cuore.
[17]Io invoco Dio
e il Signore mi salva.
[18]Di sera, al mattino, a mezzogiorno mi lamento e sospiro
ed egli ascolta la mia voce;
[19]mi salva, mi dà pace da coloro che mi combattono:
sono tanti i miei avversari.
[20]Dio mi ascolta e li umilia,
egli che domina da sempre.
Per
essi non c'è conversione
e non temono Dio.
[21]Ognuno ha steso la mano contro i suoi amici,
ha violato la sua alleanza.
[22]Più untuosa del burro è la sua bocca,
ma nel cuore ha la guerra;
più fluide dell'olio le sue parole,
ma sono spade sguainate.
[23]Getta
sul Signore il tuo affanno
ed egli ti darà sostegno,
mai permetterà che il giusto vacilli.
[24]Tu,
Dio, li sprofonderai nella tomba
gli uomini sanguinari e fraudolenti:
essi non giungeranno alla metà dei loro giorni.
Ma io, Signore, in te confido.
Salmi
- Capitolo 56
Il
fedele non soccomberà
[1]Al
maestro del coro. Su
«Jonat elem rehoqim».
Di
Davide. Miktam. Quando i Filistei lo tenevano prigioniero in Gat.
[2]Pietà
di me, o Dio, perché l'uomo mi calpesta,
un aggressore sempre mi opprime.
[3]Mi calpestano sempre i miei nemici,
molti sono quelli che mi combattono.
[4]Nell'ora
della paura,
io in te confido.
[5]In Dio, di cui lodo la parola,
in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
[6]Travisano sempre le mie parole,
non pensano che a farmi del male.
[7]Suscitano contese e tendono insidie,
osservano i miei passi,
per attentare alla mia vita.
[8]Per
tanta iniquità non abbiano scampo:
nella tua ira abbatti i popoli, o Dio.
[9]I passi del mio vagare tu li hai contati,
le mie lacrime nell'otre tuo raccogli;
non sono forse scritte nel tuo libro?
[10]Allora
ripiegheranno i miei nemici,
quando ti avrò invocato:
so che Dio è in mio favore.
[11]Lodo
la parola di Dio,
lodo la parola del Signore,
[12]in Dio confido, non avrò timore:
che cosa potrà farmi un uomo?
[13]Su
di me, o Dio, i voti che ti ho fatto:
ti renderò azioni di grazie,
[14]perché mi hai liberato dalla morte.
Hai preservato i miei piedi dalla caduta,
perché io cammini alla tua presenza
nella luce dei viventi, o Dio.
Salmi
- Capitolo 57
In
mezzo ai "leoni"
[1]Al
maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide.
Miktam. Quando fuggì da Saul nella caverna.
[2]Pietà
di me, pietà di me, o Dio,
in te mi rifugio;
mi rifugio all'ombra delle tue ali
finché sia passato il pericolo.
[3]Invocherò Dio, l'Altissimo,
Dio che mi fa il bene.
[4]Mandi
dal cielo a salvarmi
dalla mano dei miei persecutori,
Dio mandi la sua fedeltà e la sua grazia.
[5]Io sono come in mezzo a leoni,
che divorano gli uomini;
i loro denti sono lance e frecce,
la loro lingua spada affilata.
[6]Innàlzati
sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.
[7]Hanno teso una rete ai miei piedi,
mi hanno piegato,
hanno scavato davanti a me una fossa
e vi sono caduti.
[8]Saldo
è il mio cuore, o Dio,
saldo è il mio cuore.
[9]Voglio cantare, a te voglio inneggiare:
svègliati, mio cuore,
svègliati arpa, cetra,
voglio svegliare l'aurora.
[10]Ti loderò tra i popoli, Signore,
a te canterò inni tra le genti.
[11]perché la tua bontà è grande fino ai cieli,
e la tua fedeltà fino alle nubi.
[12]Innàlzati
sopra il cielo, o Dio,
su tutta la terra la tua gloria.
Salmi
- Capitolo 58
Il
giudice dei giudici terrestri
[1]Al
maestro del coro. Su «Non distruggere».
Di Davide. Miktam.
[2]Rendete
veramente giustizia o potenti,
giudicate con rettitudine gli uomini?
[3]Voi tramate iniquità con il cuore,
sulla terra le vostre mani preparano violenze.
[4]Sono
traviati gli empi fin dal seno materno,
si pervertono fin dal grembo gli operatori di menzogna.
[5]Sono velenosi come il serpente,
come vipera sorda che si tura le orecchie
[6]per non udire la voce dell'incantatore,
del mago che incanta abilmente.
[7]Spezzagli,
o Dio, i denti nella bocca,
rompi, o Signore, le mascelle dei leoni.
[8]Si dissolvano come acqua che si disperde,
come erba calpestata inaridiscano.
[9]Passino
come lumaca che si discioglie,
come aborto di donna che non vede il sole.
[10]Prima che le vostre caldaie sentano i pruni,
vivi li travolga il turbine.
[11]Il giusto godrà nel vedere la vendetta,
laverà i piedi nel sangue degli empi.
[12]Gli uomini diranno: «C'è un premio per il giusto,
c'è Dio che fa giustizia sulla terra!».
Salmi
- Capitolo 59
Contro
gli empi
[1]Al
maestro del coro. Su «Non distruggere». Di Davide.
Quando Saul mandò uomini a sorvegliare la casa e ad ucciderlo.
[2]Liberami
dai nemici, mio Dio,
proteggimi dagli aggressori.
[3]Liberami da chi fa il male,
salvami da chi sparge sangue.
[4]Ecco, insidiano la mia vita,
contro di me si avventano i potenti.
Signore, non c'è colpa in me, non c'è peccato;
[5]senza mia colpa accorrono e si appostano.
Svègliati,
vienimi incontro e guarda.
[6]Tu, Signore, Dio degli eserciti, Dio d'Israele,
lèvati a punire tutte le genti;
non avere pietà dei traditori.
[7]Ritornano
a sera e ringhiano come cani,
si aggirano per la città.
[8]Ecco, vomitano ingiurie,
le loro labbra sono spade.
Dicono: «Chi ci ascolta?».
[9]Ma tu, Signore, ti ridi di loro,
ti burli di tutte le genti.
[10]A te, mia forza, io mi rivolgo:
sei tu, o Dio, la mia difesa.
[11]La grazia del mio Dio mi viene in aiuto,
Dio mi farà sfidare i miei nemici.
[12]Non
ucciderli, perché il mio popolo non dimentichi,
disperdili con la tua potenza e abbattili,
Signore, nostro scudo.
[13]Peccato è la parola delle loro labbra,
cadano nel laccio del loro orgoglio
per le bestemmie e le menzogne che pronunziano.
[14]Annientali
nella tua ira,
annientali e più non siano;
e sappiano che Dio domina in Giacobbe,
fino ai confini della terra.
[15]Ritornano a sera e ringhiano come cani,
per la città si aggirano
[16]vagando in cerca di cibo;
latrano, se non possono saziarsi.
[17]Ma io canterò la tua potenza,
al mattino esalterò la tua grazia
perché sei stato mia difesa,
mio rifugio nel giorno del pericolo.
[18]O mia forza, a te voglio cantare,
poiché tu sei, o Dio, la mia difesa,
tu, o mio Dio, sei la mia misericordia.
Salmi
- Capitolo 60
Preghiera
nazionale dopo la disfatta
[1]Al
maestro del coro. Su «Giglio del precetto».
Miktam. Di Davide. Da insegnare.
[2]Quando uscì contro gli Aramei della Valle dei due fiumi e contro
gli Aramei di Soba, e quando Gioab, nel ritorno, sconfisse gli Idumei nella
Valle del sale: dodici mila uomini.
[3]Dio,
tu ci hai respinti, ci hai dispersi;
ti sei sdegnato: ritorna a noi.
[4]Hai
scosso la terra, l'hai squarciata,
risana le sue fratture, perché crolla.
[5]Hai inflitto al tuo popolo dure prove,
ci hai fatto bere vino da vertigini.
[6]Hai dato un segnale ai tuoi fedeli
perché fuggissero lontano dagli archi.
[7]Perché i tuoi amici siano liberati,
salvaci con la destra e a noi rispondi.
[8]Dio
ha parlato nel suo tempio:
«Esulto e divido Sichem,
misuro la valle di Succot.
[9]Mio è Gàlaad, mio è Manasse,
Efraim è la difesa del mio capo,
Giuda lo scettro del mio comando.
[10]Moab è il bacino per lavarmi,
sull'Idumea getterò i miei sandali,
sulla Filistea canterò vittoria».
[11]Chi
mi condurrà alla città fortificata,
chi potrà guidarmi fino all'Idumea?
[12]Non forse tu, o Dio, che ci hai respinti,
e più non esci, o Dio, con le nostre schiere?
[13]Nell'oppressione vieni in nostro aiuto
perché vana è la salvezza dell'uomo.
[14]Con Dio noi faremo prodigi:
egli calpesterà i nostri nemici.
Salmi
- Capitolo 61
Preghiera
di un esiliato
[1]Al
maestro del coro. Per strumenti a corda. Di Davide.
[2]Ascolta,
o Dio, il mio grido,
sii attento alla mia preghiera.
[3]Dai confini della terra io t'invoco;
mentre il mio cuore viene meno,
guidami su rupe inaccessibile.
[4]Tu
sei per me rifugio,
torre salda davanti all'avversario.
[5]Dimorerò nella tua tenda per sempre,
all'ombra delle tue ali troverò riparo;
[6]perché tu, Dio, hai ascoltato i miei voti,
mi hai dato l'eredità di chi teme il tuo nome.
[7]Ai
giorni del re aggiungi altri giorni,
per molte generazioni siano i suoi anni.
[8]Regni per sempre sotto gli occhi di Dio;
grazia e fedeltà lo custodiscano.
[9]Allora
canterò inni al tuo nome, sempre,
sciogliendo i miei voti giorno per giorno.
Salmi
- Capitolo 62
Dio
unica speranza
[1]Al
maestro del coro. Su «Iduthun». Salmo. Di Davide.
[2]Solo
in Dio riposa l'anima mia;
da lui la mia salvezza.
[3]Lui solo è mia rupe e mia salvezza,
mia roccia di difesa: non potrò vacillare.
[4]Fino a quando vi scaglierete contro un uomo,
per abbatterlo tutti insieme,
come muro cadente,
come recinto che crolla?
[5]Tramano solo di precipitarlo dall'alto,
si compiacciono della menzogna.
Con la bocca benedicono,
e maledicono nel loro cuore.
[6]Solo
in Dio riposa l'anima mia,
da lui la mia speranza.
[7]Lui solo è mia rupe e mia salvezza,
mia roccia di difesa: non potrò vacillare.
[8]In Dio è la mia salvezza e la mia gloria;
il mio saldo rifugio, la mia difesa è in Dio.
[9]Confida sempre in lui, o popolo,
davanti a lui effondi il tuo cuore,
nostro rifugio è Dio.
[10]Sì, sono un soffio i figli di Adamo,
una menzogna tutti gli uomini,
insieme, sulla bilancia, sono meno di un soffio.
[11]Non
confidate nella violenza,
non illudetevi della rapina;
alla ricchezza, anche se abbonda,
non attaccate il cuore.
[12]Una parola ha detto Dio,
due ne ho udite:
il potere appartiene a Dio,
tua, Signore, è la grazia;
[13]secondo le sue opere
tu ripaghi ogni uomo.
Salmi
- Capitolo 63
Il
desiderio di Dio
[1]Salmo.
Di Davide, quando dimorava nel deserto di Giuda.
[2]O
Dio, tu sei il mio Dio, all'aurora ti cerco,
di te ha sete l'anima mia,
a te anela la mia carne,
come terra deserta,
arida, senz'acqua.
[3]Così nel santuario ti ho cercato,
per contemplare la tua potenza e la tua gloria.
[4]Poiché la tua grazia vale più della vita,
le mie labbra diranno la tua lode.
[5]Così
ti benedirò finché io viva,
nel tuo nome alzerò le mie mani.
[6]Mi sazierò come a lauto convito,
e con voci di gioia ti loderà la mia bocca.
[7]Quando nel mio giaciglio di te mi ricordo
e penso a te nelle veglie notturne,
[8]a te che sei stato il mio aiuto,
esulto di gioia all'ombra delle tue ali.
[9]A
te si stringe l'anima mia
e la forza della tua destra mi sostiene.
[10]Ma quelli che attentano alla mia vita
scenderanno nel profondo della terra,
[11]saranno dati in potere alla spada,
diverranno preda di sciacalli.
[12]Il re gioirà in Dio,
si glorierà chi giura per lui,
perché ai mentitori verrà chiusa la bocca.
Salmi
- Capitolo 64
Castigo
dei calunniatori
[1]Salmo.
Di Davide. Al maestro del coro.
[2]Ascolta,
Dio, la voce, del mio lamento,
dal terrore del nemico preserva la mia vita.
[3]Proteggimi dalla congiura degli empi
dal tumulto dei malvagi.
[4]Affilano
la loro lingua come spada,
scagliano come frecce parole amare
[5]per colpire di nascosto l'innocente;
lo colpiscono di sorpresa e non hanno timore.
[6]Si ostinano nel fare il male,
si accordano per nascondere tranelli;
dicono: «Chi li potrà vedere?».
[7]Meditano iniquità, attuano le loro trame:
un baratro è l'uomo e il suo cuore un abisso.
[8]Ma
Dio li colpisce con le sue frecce:
all'improvviso essi sono feriti,
[9]la loro stessa lingua li farà cadere;
chiunque, al vederli, scuoterà il capo.
[10]Allora tutti saranno presi da timore,
annunzieranno le opere di Dio
e capiranno ciò che egli ha fatto.
[11]Il
giusto gioirà nel Signore
e riporrà in lui la sua speranza,
i retti di cuore ne trarranno gloria.
Salmi
- Capitolo 65
Inno
di ringraziamento
[1]Al
maestro del coro. Salmo. Di Davide. Canto.
[2]A
te si deve lode, o Dio, in Sion;
a te si sciolga il voto in Gerusalemme.
[3]A te, che ascolti la preghiera,
viene ogni mortale.
[4]Pesano su di noi le nostre colpe,
ma tu perdoni i nostri peccati.
[5]Beato
chi hai scelto e chiamato vicino,
abiterà nei tuoi atrii.
Ci sazieremo dei beni della tua casa,
della santità del tuo tempio.
[6]Con i prodigi della tua giustizia,
tu ci rispondi, o Dio, nostra salvezza,
speranza dei confini della terra
e dei mari lontani.
[7]Tu
rendi saldi i monti con la tua forza,
cinto di potenza.
[8]Tu fai tacere il fragore del mare,
il fragore dei suoi flutti,
tu plachi il tumulto dei popoli.
[9]Gli abitanti degli estremi confini
stupiscono davanti ai tuoi prodigi:
di gioia fai gridare la terra,
le soglie dell'oriente e dell'occidente.
[10]Tu
visiti la terra e la disseti:
la ricolmi delle sue ricchezze.
Il fiume di Dio è gonfio di acque;
tu fai crescere il frumento per gli uomini.
Così prepari la terra:
[11]Ne irrighi i solchi, ne spiani le zolle,
la bagni con le piogge
e benedici i suoi germogli.
[12]Coroni l'anno con i tuoi benefici,
al tuo passaggio stilla l'abbondanza.
[13]Stillano
i pascoli del deserto
e le colline si cingono di esultanza.
[14]I prati si coprono di greggi,
le valli si ammantano di grano;
tutto canta e grida di gioia.
Salmi
- Capitolo 66
Ringraziamento
pubblico
[1]Al
maestro del coro. Canto. Salmo.
Acclamate
a Dio da tutta la terra,
[2]cantate alla gloria del suo nome,
date a lui splendida lode.
[3]Dite a Dio: «Stupende sono le tue opere!
Per la grandezza della tua potenza
a te si piegano i tuoi nemici.
[4]A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
[5]Venite
e vedete le opere di Dio,
mirabile nel suo agire sugli uomini.
[6]Egli cambiò il mare in terra ferma,
passarono a piedi il fiume;
per questo in lui esultiamo di gioia.
[7]Con la sua forza domina in eterno,
il suo occhio scruta le nazioni;
i ribelli non rialzino la fronte.
[8]Benedite,
popoli, il nostro Dio,
fate risuonare la sua lode;
[9]è lui che salvò la nostra vita
e non lasciò vacillare i nostri passi.
[10]Dio,
tu ci hai messi alla prova;
ci hai passati al crogiuolo, come l'argento.
[11]Ci hai fatti cadere in un agguato,
hai messo un peso ai nostri fianchi.
[12]Hai fatto cavalcare uomini sulle nostre teste;
ci hai fatto passare per il fuoco e l'acqua,
ma poi ci hai dato sollievo.
[13]Entrerò
nella tua casa con olocausti,
a te scioglierò i miei voti,
[14]i voti pronunziati dalle mie labbra,
promessi nel momento dell'angoscia.
[15]Ti offrirò pingui olocausti
con fragranza di montoni,
immolerò a te buoi e capri.
[16]Venite,
ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
[17]A lui ho rivolto il mio grido,
la mia lingua cantò la sua lode.
[18]Se nel mio cuore avessi cercato il male,
il Signore non mi avrebbe ascoltato.
[19]Ma Dio ha ascoltato,
si è fatto attento alla voce della mia preghiera.
[20]Sia
benedetto Dio che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.
Salmi
- Capitolo 67
Preghiera
collettiva dopo il raccolto annuale
[1]Al
maestro del coro. Su strumenti a corda. Salmo. Canto.
[2]Dio
abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
[3]perché si conosca sulla terra la tua via,
fra tutte le genti la tua salvezza.
[4]Ti
lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
[5]Esultino le genti e si rallegrino,
perché giudichi i popoli con giustizia,
governi le nazioni sulla terra.
[6]Ti
lodino i popoli, Dio,
ti lodino i popoli tutti.
[7]La terra ha dato il suo frutto.
Ci benedica Dio, il nostro Dio,
[8]ci benedica Dio
e lo temano tutti i confini della terra.
Salmi
- Capitolo 68
La
gloriosa epopea di Israele
[1]Al
maestro del coro. Di Davide. Salmo. Canto.
[2]Sorga
Dio, i suoi nemici si disperdano
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
[3]Come si disperde il fumo, tu li disperdi;
come fonde la cera di fronte al fuoco,
periscano gli empi davanti a Dio.
[4]I giusti invece si rallegrino,
esultino davanti a Dio
e cantino di gioia.
[5]Cantate
a Dio, inneggiate al suo nome,
spianate la strada a chi cavalca le nubi:
«Signore» è il suo nome,
gioite davanti a lui.
[6]Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
[7]Ai derelitti Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri;
solo i ribelli abbandona in arida terra.
[8]Dio, quando uscivi davanti al tuo popolo,
quando camminavi per il deserto,
[9]la terra tremò, stillarono i cieli
davanti al Dio del Sinai,
davanti a Dio, il Dio di Israele.
[10]Pioggia abbondante riversavi, o Dio,
rinvigorivi la tua eredità esausta.
[11]E il tuo popolo abitò il paese
che nel tuo amore, o Dio, preparasti al misero.
[12]Il
Signore annunzia una notizia,
le messaggere di vittoria sono grande schiera:
[13]«Fuggono i re, fuggono gli eserciti,
anche le donne si dividono il bottino.
[14]Mentre voi dormite tra gli ovili,
splendono d'argento le ali della colomba,
le sue piume di riflessi d'oro».
[15]Quando disperdeva i re l'Onnipotente,
nevicava sullo Zalmon.
[16]Monte di Dio, il monte di Basan,
monte dalle alte cime, il monte di Basan.
[17]Perché
invidiate, o monti dalle alte cime,
il monte che Dio ha scelto a sua dimora?
Il Signore lo abiterà per sempre.
[18]I carri di Dio sono migliaia e migliaia:
il Signore viene dal Sinai nel santuario.
[19]Sei salito in alto conducendo prigionieri,
hai ricevuto uomini in tributo:
anche i ribelli abiteranno
presso il Signore Dio.
[20]Benedetto
il Signore sempre;
ha cura di noi il Dio della salvezza.
[21]Il nostro Dio è un Dio che salva;
il Signore Dio libera dalla morte.
[22]Sì, Dio schiaccerà il capo dei suoi nemici,
la testa altèra di chi percorre la via del delitto.
[23]Ha
detto il Signore: «Da Basan li farò tornare,
li farò tornare dagli abissi del mare,
[24]perché il tuo piede si bagni nel sangue,
e la lingua dei tuoi cani riceva la sua parte tra i nemici».
[25]Appare
il tuo corteo, Dio,
il corteo del mio Dio, del mio re, nel santuario.
[26]Precedono i cantori, seguono ultimi i citaredi,
in mezzo le fanciulle che battono cèmbali.
[27]«Benedite Dio nelle vostre assemblee,
benedite il Signore, voi della stirpe di Israele».
[28]Ecco, Beniamino, il più giovane,
guida i capi di Giuda nelle loro schiere,
i capi di Zàbulon, i capi di Nèftali.
[29]Dispiega,
Dio, la tua potenza,
conferma, Dio, quanto hai fatto per noi.
[30]Per il tuo tempio, in Gerusalemme,
a te i re porteranno doni.
[31]Minaccia la belva dei canneti,
il branco dei tori con i vitelli dei popoli:
si prostrino portando verghe d'argento;
disperdi i popoli che amano la guerra.
[32]Verranno i grandi dall'Egitto,
l'Etiopia tenderà le mani a Dio.
[33]Regni
della terra, cantate a Dio,
cantate inni al Signore;
[34]egli nei cieli cavalca, nei cieli eterni,
ecco, tuona con voce potente.
[35]Riconoscete
a Dio la sua potenza,
la sua maestà su Israele,
la sua potenza sopra le nubi.
[36]Terribile sei, Dio, dal tuo santuario;
il Dio d'Israele dà forza e vigore al suo popolo,
sia benedetto Dio.
Salmi
- Capitolo 69
Lamento
[1]Al
maestro del coro. Su «I gigli». Di Davide.
[2]Salvami,
o Dio:
l'acqua mi giunge alla gola.
[3]Affondo nel fango e non ho sostegno;
sono caduto in acque profonde
e l'onda mi travolge.
[4]Sono sfinito dal gridare,
riarse sono le mie fauci;
i miei occhi si consumano
nell'attesa del mio Dio.
[5]Più numerosi dei capelli del mio capo
sono coloro che mi odiano senza ragione.
Sono potenti i nemici che mi calunniano:
quanto non ho rubato, lo dovrei restituire?
[6]Dio,
tu conosci la mia stoltezza
e le mie colpe non ti sono nascoste.
[7]Chi spera in te, a causa mia non sia confuso,
Signore, Dio degli eserciti;
per me non si vergogni
chi ti cerca, Dio d'Israele.
[8]Per
te io sopporto l'insulto
e la vergogna mi copre la faccia;
[9]sono un estraneo per i miei fratelli,
un forestiero per i figli di mia madre.
[10]Poiché
mi divora lo zelo per la tua casa,
ricadono su di me gli oltraggi di chi ti insulta.
[11]Mi sono estenuato nel digiuno
ed è stata per me un'infamia.
[12]Ho
indossato come vestito un sacco
e sono diventato il loro scherno.
[13]Sparlavano di me quanti sedevano alla porta,
gli ubriachi mi dileggiavano.
[14]Ma
io innalzo a te la mia preghiera,
Signore, nel tempo della benevolenza;
per la grandezza della tua bontà, rispondimi,
per la fedeltà della tua salvezza, o Dio.
[15]Salvami dal fango, che io non affondi,
liberami dai miei nemici
e dalle acque profonde.
[16]Non mi sommergano i flutti delle acque
e il vortice non mi travolga,
l'abisso non chiuda su di me la sua bocca.
[17]Rispondimi,
Signore, benefica è la tua grazia;
volgiti a me nella tua grande tenerezza.
[18]Non nascondere il volto al tuo servo,
sono in pericolo: presto, rispondimi.
[19]Avvicinati
a me, riscattami,
salvami dai miei nemici.
[20]Tu conosci la mia infamia,
la mia vergogna e il mio disonore;
davanti a te sono tutti i miei nemici.
[21]L'insulto ha spezzato il mio cuore e vengo meno.
Ho atteso compassione, ma invano,
consolatori, ma non ne ho trovati.
[22]Hanno messo nel mio cibo veleno
e quando avevo sete mi hanno dato aceto.
[23]La
loro tavola sia per essi un laccio,
una insidia i loro banchetti.
[24]Si offuschino i loro occhi, non vedano;
sfibra per sempre i loro fianchi.
[25]Riversa
su di loro il tuo sdegno,
li raggiunga la tua ira ardente.
[26]La loro casa sia desolata,
senza abitanti la loro tenda;
[27]perché inseguono colui che hai percosso,
aggiungono dolore a chi tu hai ferito.
[28]Imputa loro colpa su colpa
e non ottengano la tua giustizia.
[29]Siano cancellati dal libro dei viventi
e tra i giusti non siano iscritti.
[30]Io
sono infelice e sofferente;
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
[31]Loderò il nome di Dio con il canto,
lo esalterò con azioni di grazie,
[32]che il Signore gradirà più dei tori,
più dei giovenchi con corna e unghie.
[33]Vedano
gli umili e si rallegrino;
si ravvivi il cuore di chi cerca Dio,
[34]poiché il Signore ascolta i poveri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.
[35]A lui acclamino i cieli e la terra,
i mari e quanto in essi si muove.
[36]Perché
Dio salverà Sion,
ricostruirà le città di Giuda:
vi abiteranno e ne avranno il possesso.
[37]La stirpe dei suoi servi ne sarà erede,
e chi ama il suo nome vi porrà dimora.
Salmi
- Capitolo 70
Grido
di angoscia
[1]Al
maestro del coro. Di Davide. In memoria.
[2]Vieni
a salvarmi, o Dio,
vieni presto, Signore, in mio aiuto.
[3]Siano confusi e arrossiscano
quanti attentano alla mia vita.
Retrocedano e siano svergognati
quanti vogliono la mia rovina.
[4]Per la vergogna si volgano indietro
quelli che mi deridono.
[5]Gioia e allegrezza grande
per quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Dio è grande»
quelli che amano la tua salvezza.
[6]Ma io sono povero e infelice,
vieni presto, mio Dio;
tu sei mio aiuto e mio salvatore;
Signore, non tardare.
Salmi
- Capitolo 71
Preghiera
di un vecchio
[1]In
te mi rifugio, Signore,
ch'io non resti confuso in eterno.
[2]Liberami, difendimi per la tua giustizia,
porgimi ascolto e salvami.
[3]Sii
per me rupe di difesa,
baluardo inaccessibile,
poiché tu sei mio rifugio e mia fortezza.
[4]Mio Dio, salvami dalle mani dell'empio,
dalle mani dell'iniquo e dell'oppressore.
[5]Sei
tu, Signore, la mia speranza,
la mia fiducia fin dalla mia giovinezza.
[6]Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre tu sei il mio sostegno;
a te la mia lode senza fine.
[7]Sono parso a molti quasi un prodigio:
eri tu il mio rifugio sicuro.
[8]Della
tua lode è piena la mia bocca,
della tua gloria, tutto il giorno.
[9]Non mi respingere nel tempo della vecchiaia,
non abbandonarmi quando declinano le mie forze.
[10]Contro
di me parlano i miei nemici,
coloro che mi spiano congiurano insieme:
[11]«Dio lo ha abbandonato,
inseguitelo, prendetelo,
perché non ha chi lo liberi».
[12]O
Dio, non stare lontano:
Dio mio, vieni presto ad aiutarmi.
[13]Siano confusi e annientati quanti mi accusano,
siano coperti d'infamia e di vergogna
quanti cercano la mia sventura.
[14]Io,
invece, non cesso di sperare,
moltiplicherò le tue lodi.
[15]La mia bocca annunzierà la tua giustizia,
proclamerà sempre la tua salvezza,
che non so misurare.
[16]Dirò le meraviglie del Signore,
ricorderò che tu solo sei giusto.
[17]Tu mi hai istruito, o Dio, fin dalla giovinezza
e ancora oggi proclamo i tuoi prodigi.
[18]E ora, nella vecchiaia e nella canizie,
Dio, non abbandonarmi,
finché io annunzi la tua potenza,
a tutte le generazioni le tue meraviglie.
[19]La
tua giustizia, Dio, è alta come il cielo,
tu hai fatto cose grandi:
chi è come te, o Dio?
[20]Mi hai fatto provare molte angosce e sventure:
mi darai ancora vita,
mi farai risalire dagli abissi della terra,
[21]accrescerai la mia grandezza
e tornerai a consolarmi.
[22]Allora
ti renderò grazie sull'arpa,
per la tua fedeltà, o mio Dio;
ti canterò sulla cetra, o santo d'Israele.
[23]Cantando le tue lodi, esulteranno le mie labbra
e la mia vita, che tu hai riscattato.
[24]Anche la mia lingua tutto il giorno
proclamerà la tua giustizia,
quando saranno confusi e umiliati
quelli che cercano la mia rovina.
Salmi
- Capitolo 72
Il
re promesso
[1]Di
Salomone.
Dio,
dà al re il tuo giudizio,
al figlio del re la tua giustizia;
[2]regga con giustizia il tuo popolo
e i tuoi poveri con rettitudine.
[3]Le
montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
[4]Ai miseri del suo popolo renderà giustizia,
salverà i figli dei poveri
e abbatterà l'oppressore.
[5]Il suo regno durerà quanto il sole,
quanto la luna, per tutti i secoli.
[6]Scenderà
come pioggia sull'erba,
come acqua che irrora la terra.
[7]Nei suoi giorni fiorirà la giustizia
e abbonderà la pace,
finché non si spenga la luna.
[8]E dominerà da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.
[9]A
lui si piegheranno gli abitanti del deserto,
lambiranno la polvere i suoi nemici.
[10]Il re di Tarsis e delle isole porteranno offerte,
i re degli Arabi e di Saba offriranno tributi.
[11]A lui tutti i re si prostreranno,
lo serviranno tutte le nazioni.
[12]Egli
libererà il povero che grida
e il misero che non trova aiuto,
[13]avrà pietà del debole e del povero
e salverà la vita dei suoi miseri.
[14]Li riscatterà dalla violenza e dal sopruso,
sarà prezioso ai suoi occhi il loro sangue.
[15]Vivrà
e gli sarà dato oro di Arabia;
si pregherà per lui ogni giorno,
sarà benedetto per sempre.
[16]Abbonderà il frumento nel paese,
ondeggerà sulle cime dei monti;
il suo frutto fiorirà come il Libano,
la sua messe come l'erba della terra.
[17]Il
suo nome duri in eterno,
davanti al sole persista il suo nome.
In lui saranno benedette
tutte le stirpi della terra
e tutti i popoli lo diranno beato.
[18]Benedetto il Signore, Dio di Israele,
egli solo compie prodigi.
[19]E benedetto il suo nome glorioso per sempre,
della sua gloria sia piena tutta la terra.
Amen, amen.
Salmi
- Capitolo 73
La
giustizia finale
[1]Salmo.
Di Asaf.
Quanto
è buono Dio con i giusti,
con gli uomini dal cuore puro!
[2]Per poco non inciampavano i miei piedi,
per un nulla vacillavano i miei passi,
[3]perché ho invidiato i prepotenti,
vedendo la prosperità dei malvagi.
[4]Non
c'è sofferenza per essi,
sano e pasciuto è il loro corpo.
[5]Non conoscono l'affanno dei mortali
e non sono colpiti come gli altri uomini.
[6]Dell'orgoglio
si fanno una collana
e la violenza è il loro vestito.
[7]Esce l'iniquità dal loro grasso,
dal loro cuore traboccano pensieri malvagi.
[8]Scherniscono e parlano con malizia,
minacciano dall'alto con prepotenza.
[9]Levano
la loro bocca fino al cielo
e la loro lingua percorre la terra.
[10]Perciò seggono in alto,
non li raggiunge la piena delle acque.
[11]Dicono: «Come può saperlo Dio?
C'è forse conoscenza nell'Altissimo?».
[12]Ecco, questi sono gli empi:
sempre tranquilli, ammassano ricchezze.
[13]Invano dunque ho conservato puro il mio cuore
e ho lavato nell'innocenza le mie mani,
[14]poiché sono colpito tutto il giorno,
e la mia pena si rinnova ogni mattina.
[15]Se
avessi detto: «Parlerò come loro»,
avrei tradito la generazione dei tuoi figli.
[16]Riflettevo per comprendere:
ma fu arduo agli occhi miei,
[17]finché non entrai nel santuario di Dio
e compresi qual è la loro fine.
[18]Ecco, li poni in luoghi scivolosi,
li fai precipitare in rovina.
[19]Come
sono distrutti in un istante,
sono finiti, periscono di spavento!
[20]Come un sogno al risveglio, Signore,
quando sorgi, fai svanire la loro immagine.
[21]Quando
si agitava il mio cuore
e nell'intimo mi tormentavo,
[22]io ero stolto e non capivo,
davanti a te stavo come una bestia.
[23]Ma io sono con te sempre:
tu mi hai preso per la mano destra.
[24]Mi guiderai con il tuo consiglio
e poi mi accoglierai nella tua gloria.
[25]Chi
altri avrò per me in cielo?
Fuori di te nulla bramo sulla terra.
[26]Vengono meno la mia carne e il mio cuore;
ma la roccia del mio cuore è Dio,
è Dio la mia sorte per sempre.
[27]Ecco, perirà chi da te si allontana,
tu distruggi chiunque ti è infedele.
[28]Il mio bene è stare vicino a Dio:
nel Signore Dio ho posto il mio rifugio,
per narrare tutte le tue opere
presso le porte della città di Sion.
Salmi
- Capitolo 74
Lamento
dopo il saccheggio del tempio
[1]Maskil.
Di Asaf.
O
Dio, perché ci respingi per sempre,
perché divampa la tua ira
contro il gregge del tuo pascolo?
[2]Ricordati del popolo
che ti sei acquistato nei tempi antichi.
Hai riscattato la tribù che è tuo possesso,
il monte Sion, dove hai preso dimora.
[3]Volgi
i tuoi passi a queste rovine eterne:
il nemico ha devastato tutto nel tuo santuario.
[4]Ruggirono
i tuoi avversari nel tuo tempio,
issarono i loro vessilli come insegna.
[5]Come chi vibra in alto la scure
nel folto di una selva,
[6]con l'ascia e con la scure
frantumavano le sue porte.
[7]Hanno
dato alle fiamme il tuo santuario,
hanno profanato e demolito la dimora del tuo nome;
[8]pensavano: «Distruggiamoli tutti»;
hanno bruciato tutti i santuari di Dio nel paese.
[9]Non vediamo più le nostre insegne,
non ci sono più profeti
e tra di noi nessuno sa fino a quando...
[10]Fino
a quando, o Dio, insulterà l'avversario,
il nemico continuerà a disprezzare il tuo nome?
[11]Perché ritiri la tua mano
e trattieni in seno la destra?
[12]Eppure Dio è nostro re dai tempi antichi,
ha operato la salvezza nella nostra terra.
[13]Tu
con potenza hai diviso il mare,
hai schiacciato la testa dei draghi sulle acque.
[14]Al Leviatàn hai spezzato la testa,
lo hai dato in pasto ai mostri marini.
[15]Fonti e torrenti tu hai fatto scaturire,
hai inaridito fiumi perenni.
[16]Tuo è il giorno e tua è la notte,
la luna e il sole tu li hai creati.
[17]Tu hai fissato i confini della terra,
l'estate e l'inverno tu li hai ordinati.
[18]Ricorda:
il nemico ha insultato Dio,
un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome.
[19]Non abbandonare alle fiere la vita di chi ti loda,
non dimenticare mai la vita dei tuoi poveri.
[20]Sii fedele alla tua alleanza;
gli angoli della terra sono covi di violenza.
[21]L'umile
non torni confuso,
l'afflitto e il povero lodino il tuo nome.
[22]Sorgi, Dio, difendi la tua causa,
ricorda che lo stolto ti insulta tutto il giorno.
[23]Non dimenticare lo strepito dei tuoi nemici;
il tumulto dei tuoi avversari cresce senza fine.
Salmi
- Capitolo 75
Giudizio
pieno e universale
[1]Al
maestro del coro. Su «Non dimenticare».
Salmo. Di Asaf. Canto.
[2]Noi ti rendiamo grazie, o Dio, ti rendiamo grazie:
invocando il tuo nome, raccontiamo le tue meraviglie.
[3]Nel
tempo che avrò stabilito
io giudicherò con rettitudine.
[4]Si scuota la terra con i suoi abitanti,
io tengo salde le sue colonne.
[5]Dico
a chi si vanta: «Non vantatevi».
E agli empi: «Non alzate la testa!».
[6]Non alzate la testa contro il cielo,
non dite insulti a Dio.
[7]Non
dall'oriente, non dall'occidente,
non dal deserto, non dalle montagne
[8]ma da Dio viene il giudizio:
è lui che abbatte l'uno e innalza l'altro.
[9]Poiché
nella mano del Signore è un calice
ricolmo di vino drogato.
Egli ne versa:
fino alla feccia ne dovranno sorbire,
ne berranno tutti gli empi della terra.
[10]Io
invece esulterò per sempre,
canterò inni al Dio di Giacobbe.
[11]Annienterò tutta l'arroganza degli empi,
allora si alzerà la potenza dei giusti.
Salmi
- Capitolo 76
Ode
al Dio terribile
[1]Al
maestro del coro. Su strumenti a corda con cetre. Salmo.
Di Asaf. Canto.
[2]Dio è conosciuto in Giuda,
in Israele è grande il suo nome.
[3]E' in Gerusalemme la sua dimora,
la sua abitazione, in Sion.
[4]Qui spezzò le saette dell'arco,
lo scudo, la spada, la guerra.
[5]Splendido
tu sei, o Potente,
sui monti della preda;
[6]furono spogliati i valorosi,
furono colti dal sonno,
nessun prode ritrovava la sua mano.
[7]Dio di Giacobbe, alla tua minaccia,
si arrestarono carri e cavalli.
[8]Tu
sei terribile; chi ti resiste
quando si scatena la tua ira?
[9]Dal cielo fai udire la sentenza:
sbigottita la terra tace
[10]quando Dio si alza per giudicare,
per salvare tutti gli umili della terra.
[11]L'uomo
colpito dal tuo furore ti dà gloria,
gli scampati dall'ira ti fanno festa.
[12]Fate voti al Signore vostro Dio e adempiteli,
quanti lo circondano portino doni al Terribile,
[13]a lui che toglie il respiro ai potenti;
è terribile per i re della terra.
Salmi
- Capitolo 77
Meditazione
sul passato di Israele
[1]Al
maestro del coro. Su «Iditum». Di Asaf. Salmo.
[2]La mia voce sale a Dio e grido aiuto;
la mia voce sale a Dio, finché mi ascolti.
[3]Nel giorno dell'angoscia io cerco ilSignore,
tutta la notte la mia mano è tesa e non si stanca;
io rifiuto ogni conforto.
[4]Mi ricordo di Dio e gemo,
medito e viene meno il mio spirito.
[5]Tu
trattieni dal sonno i miei occhi,
sono turbato e senza parole.
[6]Ripenso ai giorni passati,
ricordo gli anni lontani.
[7]Un canto nella notte mi ritorna nel cuore:
rifletto e il mio spirito si va interrogando.
[8]Forse
Dio ci respingerà per sempre,
non sarà più benevolo con noi?
[9]E' forse cessato per sempre il suo amore,
è finita la sua promessa per sempre?
[10]Può Dio aver dimenticato la misericordia,
aver chiuso nell'ira il suo cuore?
[11]E
ho detto: «Questo è il mio tormento:
è mutata la destra dell'Altissimo».
[12]Ricordo le gesta del Signore,
ricordo le tue meraviglie di un tempo.
[13]Mi vado ripetendo le tue opere,
considero tutte le tue gesta.
[14]O
Dio, santa è la tua via;
quale dio è grande come il nostro Dio?
[15]Tu sei il Dio che opera meraviglie,
manifesti la tua forza fra le genti.
[16]E' il tuo braccio che ha salvato il tuo popolo,
i figli di Giacobbe e di Giuseppe.
[17]Ti
videro le acque, Dio,
ti videro e ne furono sconvolte;
sussultarono anche gli abissi.
[18]Le nubi rovesciarono acqua,
scoppiò il tuono nel cielo;
le tue saette guizzarono.
[19]Il fragore dei tuoi tuoni nel turbine,
i tuoi fulmini rischiararono il mondo,
la terra tremò e fu scossa.
[20]Sul
mare passava la tua via,
i tuoi sentieri sulle grandi acque
e le tue orme rimasero invisibili.
[21]Guidasti come gregge il tuo popolo
per mano di Mosè e di Aronne.
Salmi
- Capitolo 78
Le
lezioni della storia di Israele
[1]Maskil.
Di Asaf.
Popolo
mio, porgi l'orecchio al mio insegnamento,
ascolta le parole della mia bocca.
[2]Aprirò la mia bocca in parabole,
rievocherò gli arcani dei tempi antichi.
[3]Ciò
che abbiamo udito e conosciuto
e i nostri padri ci hanno raccontato,
[4]non lo terremo nascosto ai loro figli;
diremo alla generazione futura
le lodi del Signore, la sua potenza
e le meraviglie che egli ha compiuto.
[5]Ha
stabilito una testimonianza in Giacobbe,
ha posto una legge in Israele:
ha comandato ai nostri padri
di farle conoscere ai loro figli,
[6]perché le sappia la generazione futura,
i figli che nasceranno.
Anch'essi sorgeranno a raccontarlo ai loro figli
[7]perché ripongano in Dio la loro fiducia
e non dimentichino le opere di Dio,
ma osservino i suoi comandi.
[8]Non siano come i loro padri,
generazione ribelle e ostinata,
generazione dal cuore incostante
e dallo spirito infedele a Dio.
[9]I figli di Efraim, valenti tiratori d'arco,
voltarono le spalle nel giorno della lotta.
[10]Non
osservarono l'alleanza di Dio,
rifiutando di seguire la sua legge.
[11]Dimenticarono le sue opere,
le meraviglie che aveva loro mostrato.
[12]Aveva fatto prodigi davanti ai loro padri,
nel paese d'Egitto, nei campi di Tanis.
[13]Divise il mare e li fece passare
e fermò le acque come un argine.
[14]Li guidò con una nube di giorno
e tutta la notte con un bagliore di fuoco.
[15]Spaccò le rocce nel deserto
e diede loro da bere come dal grande abisso.
[16]Fece sgorgare ruscelli dalla rupe
e scorrere l'acqua a torrenti.
[17]Eppure
continuarono a peccare contro di lui,
a ribellarsi all'Altissimo nel deserto.
[18]Nel loro cuore tentarono Dio,
chiedendo cibo per le loro brame;
[19]mormorarono contro Dio
dicendo: «Potrà forse Dio
preparare una mensa nel deserto?».
[20]Ecco, egli percosse la rupe e ne scaturì acqua,
e strariparono torrenti.
«Potrà forse dare anche pane
o preparare carne al suo popolo?».
[21]All'udirli il Signore ne fu adirato;
un fuoco divampò contro Giacobbe
e l'ira esplose contro Israele,
[22]perché non ebbero fede in Dio
né speranza nella sua salvezza.
[23]Comandò
alle nubi dall'alto
e aprì le porte del cielo;
[24]fece piovere su di essi la manna per cibo
e diede loro pane del cielo:
[25]l'uomo mangiò il pane degli angeli,
diede loro cibo in abbondanza.
[26]Scatenò nel cielo il vento d'oriente,
fece spirare l'australe con potenza;
[27]su di essi fece piovere la carne come polvere
e gli uccelli come sabbia del mare;
[28]caddero in mezzo ai loro accampamenti,
tutto intorno alle loro tende.
[29]Mangiarono e furono ben sazi,
li soddisfece nel loro desiderio.
[30]La loro avidità non era ancora saziata,
avevano ancora il cibo in bocca,
[31]quando l'ira di Dio si alzò contro di essi,
facendo strage dei più vigorosi
e abbattendo i migliori d'Israele.
[32]Con
tutto questo continuarono a peccare
e non credettero ai suoi prodigi.
[33]Allora dissipò come un soffio i loro giorni
e i loro anni con strage repentina.
[34]Quando li faceva perire, lo cercavano,
ritornavano e ancora si volgevano a Dio;
[35]ricordavano che Dio è loro rupe,
e Dio, l'Altissimo, il loro salvatore;
[36]lo lusingavano con la bocca
e gli mentivano con la lingua;
[37]il loro cuore non era sincero con lui
e non erano fedeli alla sua alleanza.
[38]Ed egli, pietoso, perdonava la colpa,
li perdonava invece di distruggerli.
Molte volte placò la sua ira
e trattenne il suo furore,
[39]ricordando che essi sono carne,
un soffio che va e non ritorna.
[40]Quante volte si ribellarono a lui nel deserto,
lo contristarono in quelle solitudini!
[41]Sempre di nuovo tentavano Dio,
esasperavano il Santo di Israele.
[42]Non si ricordavano più della sua mano,
del giorno che li aveva liberati dall'oppressore,
[43]quando
operò in Egitto i suoi prodigi,
i suoi portenti nei campi di Tanis.
[44]Egli mutò in sangue i loro fiumi
e i loro ruscelli, perché non bevessero.
[45]Mandò tafàni a divorarli
e rane a molestarli.
[46]Diede ai bruchi il loro raccolto,
alle locuste la loro fatica.
[47]Distrusse con la grandine le loro vigne,
i loro sicomori con la brina.
[48]Consegnò alla grandine il loro bestiame,
ai fulmini i loro greggi.
[49]Scatenò
contro di essi la sua ira ardente,
la collera, lo sdegno, la tribolazione,
e inviò messaggeri di sventure.
[50]Diede sfogo alla sua ira:
non li risparmiò dalla morte
e diede in preda alla peste la loro vita.
[51]Colpì ogni primogenito in Egitto,
nelle tende di Cam la primizia del loro vigore.
[52]Fece
partire come gregge il suo popolo
e li guidò come branchi nel deserto.
[53]Li condusse sicuri e senza paura
e i loro nemici li sommerse il mare.
[54]Li fece salire al suo luogo santo,
al monte conquistato dalla sua destra.
[55]Scacciò davanti a loro i popoli
e sulla loro eredità gettò la sorte,
facendo dimorare nelle loro tende le tribù di Israele.
[56]Ma
ancora lo tentarono,
si ribellarono a Dio, l'Altissimo,
non obbedirono ai suoi comandi.
[57]Sviati, lo tradirono come i loro padri,
fallirono come un arco allentato.
[58]Lo provocarono con le loro alture
e con i loro idoli lo resero geloso.
[59]Dio,
all'udire, ne fu irritato
e respinse duramente Israele.
[60]Abbandonò la dimora di Silo,
la tenda che abitava tra gli uomini.
[61]Consegnò in schiavitù la sua forza,
la sua gloria in potere del nemico.
[62]Diede il suo popolo in preda alla spada
e contro la sua eredità si accese d'ira.
[63]Il fuoco divorò il fiore dei suoi giovani,
le sue vergini non ebbero canti nuziali.
[64]I suoi sacerdoti caddero di spada
e le loro vedove non fecero lamento.
[65]Ma
poi il Signore si destò come da un sonno,
come un prode assopito dal vino.
[66]Colpì alle spalle i suoi nemici,
inflisse loro una vergogna eterna.
[67]Ripudiò le tende di Giuseppe,
non scelse la tribù di Efraim;
[68]ma elesse la tribù di Giuda,
il monte Sion che egli ama.
[69]Costruì il suo tempio alto come il cielo
e come la terra stabile per sempre.
[70]Egli scelse Davide suo servo
e lo trasse dagli ovili delle pecore.
[71]Lo chiamò dal seguito delle pecore madri
per pascere Giacobbe suo popolo,
la sua eredità Israele.
[72]Fu per loro pastore dal cuore integro
e li guidò con mano sapiente.
Salmi
- Capitolo 79
Lamento
nazionale
[1]Salmo.
Di Asaf.
O
Dio, nella tua eredità sono entrate le nazioni,
hanno profanato il tuo santo tempio,
hanno ridotto in macerie Gerusalemme.
[2]Hanno abbandonato i cadaveri dei tuoi servi
in pasto agli uccelli del cielo,
la carne dei tuoi fedeli
agli animali selvaggi.
[3]Hanno versato il loro sangue come acqua
intorno a Gerusalemme, e nessuno seppelliva.
[4]Siamo divenuti l'obbrobrio dei nostri vicini,
scherno e ludibrio di chi ci sta intorno.
[5]Fino
a quando, Signore, sarai adirato: per sempre?
Arderà come fuoco la tua gelosia?
[6]Riversa il tuo sdegno sui popoli che non ti riconoscono
e sui regni che non invocano il tuo nome,
[7]perché hanno divorato Giacobbe,
hanno devastato la sua dimora.
[8]Non
imputare a noi le colpe dei nostri padri,
presto ci venga incontro la tua misericordia,
poiché siamo troppo infelici.
[9]Aiutaci, Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome,
salvaci e perdona i nostri peccati
per amore del tuo nome.
[10]Perché
i popoli dovrebbero dire:
«Dov'è il loro Dio?».
Si conosca tra i popoli, sotto i nostri occhi,
la vendetta per il sangue dei tuoi servi.
[11]Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la potenza della tua mano
salva i votati alla morte.
[12]Fà ricadere sui nostri vicini sette volte
l'affronto con cui ti hanno insultato, Signore.
[13]E
noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di età in età proclameremo la tua lode.
Salmi
- Capitolo 80
Preghiera
per la rinascita di Israele
[1]Al
maestro del coro. Su «Giglio del precetto».
Di Asaf. Salmo.
[2]Tu, pastore d'Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Assiso sui cherubini rifulgi
[3]davanti a Efraim, Beniamino e Manasse.
Risveglia la tua potenza
e vieni in nostro soccorso.
[4]Rialzaci,
Signore, nostro Dio,
fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
[5]Signore,
Dio degli eserciti,
fino a quando fremerai di sdegno
contro le preghiere del tuo popolo?
[6]Tu
ci nutri con pane di lacrime,
ci fai bere lacrime in abbondanza.
[7]Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini,
e i nostri nemici ridono di noi.
[8]Rialzaci,
Dio degli eserciti,
fà risplendere il tuo volto e noi saremo salvi.
[9]Hai
divelto una vite dall'Egitto,
per trapiantarla hai espulso i popoli.
[10]Le hai preparato il terreno,
hai affondato le sue radici e ha riempito la terra.
[11]La sua ombra copriva le montagne
e i suoi rami i più alti cedri.
[12]Ha esteso i suoi tralci fino al mare
e arrivavano al fiume i suoi germogli.
[13]Perché
hai abbattuto la sua cinta
e ogni viandante ne fa vendemmia?
[14]La devasta il cinghiale del bosco
e se ne pasce l'animale selvatico.
[15]Dio
degli eserciti, volgiti,
guarda dal cielo e vedi
e visita questa vigna,
[16]proteggi il ceppo che la tua destra ha piantato,
il germoglio che ti sei coltivato.
[17]Quelli che l'arsero col fuoco e la recisero,
periranno alla minaccia del tuo volto.
[18]Sia la tua mano sull'uomo della tua destra,
sul figlio dell'uomo che per te hai reso forte.
[19]Da te più non ci allontaneremo,
ci farai vivere e invocheremo il tuo nome.
[20]Rialzaci,
Signore, Dio degli eserciti,
fà splendere il tuo volto e noi saremo salvi.
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